...tutti più umanamente ricchi

...tutti più umanamente ricchi

21/06/2012 - (L'Opinione)

Queste poche righe sull'incontro di giorno 15 giugno tra i cooperatori intervenuti, i tanti graditi ospiti e don Adriano Vincenzi non sono un resoconto su quanto avvenuto ma un ringraziamento a quanti con il sacrificio di qualche ora lavorativa hanno contribuito a rendere tutti più umanamente ricchi.
L'incontro, condotto in modo inusuale rispetto ai "modi" comunemente usati, non è stato una "conferenza", non una "tavola rotonda" o un "faccia a faccia" ma un amichevole raccontarsi di quel che si è, di quello che si fa e di quello che si pensa, dove il silenzioso e paziente ascolto di don Vincenzi ha fatto emergere la necessità di comunicare: sono emersi pensieri che, scevri dalle logiche del racconto formale, hanno raccontato la crisi attuale da un osservatorio intimo, privilegiato, vero, senza fermarsi dinanzi al problema ma offrendo sapienti spunti di speranza. Una speranza insita nei valori che sostengono la cooperazione, questa cooperazione in particolare, che ancora oggi non ha dismesso dal suo DNA l'adesione alla Dottrina Sociale della Chiesa.
A chiusura dell'incontro don Adriano ha invitato tutti ad accrescere la propria consapevolezza maturando l'importanza del ruolo e il peso che ciascuno ha nello spazio che gli compete cominciando a far "contare" maggiormente coloro che fanno piuttosto che coloro che "parlano" e, inoltre, che la Cooperazione, come movimento, oltre che l'efficacia della funzione operativa, deve rendere visibili nella società i valori che la sorreggono e lo spirito che anima tanti cooperatori e cooperatrici i quali comprendono nella loro visione di "crescita" la dimensione economica non disgiunta da quella umana.

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