Federsolidarietà interviene sui possibili effetti della spending review

Federsolidarietà interviene sui possibili effetti della spending review

20/07/2012 - (L'Opinione)

Riportiamo il comunicato stampa relativo all'intervento del Presidente Guerini sui possibili devastanti effetti della Spending Review sul welfare:

(ANSA) - ROMA, 18 LUG - "La Spending review, se non verrà modificata al Senato, avrà da subito effetti devastanti per la cooperazione sociale italiana". Lo afferma, con preoccupazione, Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà - Confcooperative, la più grande federazione di riferimento della cooperazione sociale con 5.880 cooperative aderenti, precisando che rischiano di arretrare sia la sussidiarietà territoriale che l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Il presidente sottolinea il paradosso della situazione dove, da un lato la recente direttiva della Commissione Europea sugli appalti pubblici in corso di approvazione, valorizza e promuove la normativa italiana relativa agli affidamenti alla cooperazione sociale e dall'altro lato la spendingreview la elimina. Per Guerini "non intervenire rappresenterebbe un grave atto d'irresponsabilità, perché produrrebbe un caos territoriale con costi molto più alti dei risparmi che si pensa poter raggiungere; confidiamo che ai massimi livelli istituzionali - conclude - si possa lavorare per inserire un emendamento per fare salva una normativa ragionevole ed utile per il Paese, già adottata come buona pratica anche in Europa". (ANSA).

FEDERSOLIDARIETA', NEL WELFARE PIU' DANNI CHE BENEFICI = Roma, 18 lug. - (Adnkronos) - ''Lo Spending Review ora passa all'esame della V Commissione del Senato. Il provvedimento, se non modificato, avra' da subito effetti devastanti per la cooperazione sociale italiana. Rischiamo di arretrare sia nella sussidiarieta' territoriale, sia nell'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate che sono migliaia''. Questa la preoccupazione di GiuseppeGuerini, presidente di Federsolidarieta' - Confcooperative, la piu' grande federazione di riferimento della cooperazione sociale con 5.880cooperative aderenti ed oltre 220mila persone occupate di cui 16.000 in situazioni di svantaggio. ''E' evidente il paradosso che stiamo vivendo. Da un lato la recente direttiva della Commissione Europea sugli appalti pubblici in corso di approvazione in Europa che valorizza la normativa italiana relativa agli affidamenti alla cooperazione sociale e la promuove per le altre realta' nazionali, dall'altro lato la Spending Review che, invece, la elimina. Nello specifico con l'art 4 commi 7, 8'', aggiunge. Non intervenire, conclude, ''rappresenterebbe un grave atto d'irresponsabilita', perche' produrrebbe un caos territoriale con costi molto piu' alti dei risparmi che si pensa di poter raggiungere. Siamo fortemente preoccupati, e confidiamo che ai massimi livelli istituzionali si possa celermente lavorare per inserire un emendamentoche fa salva una normativa ragionevole ed utile per il Paese gia' adottata come buona pratica anche in Europa''.

18-LUG-12 14:03 Spending review/Confcooperative:In welfare più danni che benefici Guerini (Federsolidarietà): rischiamo di arretrare SPENDING REVIEW: LUPI, NO A TAGLI A COOPERAZIONE (AGI) – 17.24 Roma, 18 lug. - "E' inaccettabile che, perseguendo l'obiettivo giusto e condivisibile di riduzione della spesa pubblica, si corra il rischio di azzerare i servizi con affidamento diretto erogati alla cooperazione sociale, sferrando un colpo cosi' decisivo all'attivazione del principio di sussidiarieta'. Si tratta di attivita' di qualita', efficienti e al servizio della persona. L'allarme segnalato dalle cooperative e dal mondo del non profit e' fondato e chiede un immediato intervento. Il Pdl si impegnera affinche' nel passaggio parlamentare e con l'intervento del relatore al provvedimento, senatore Pichetto Fratin, si possa modificare il testo". Maurizio Lupi, vice presidente Pdl alla Camera dei Deputati. (AGI) Red/Ser ________________________________________________________________________________________________________________ Roma, 18 lug. (TMNews) - Il provvedimento sulla spending review, se non modificato, avrà da subito "effetti devastanti per la cooperazione sociale italiana. Rischiamo di arretrare sia nella sussidiarietà territoriale, sia nell`inserimento lavorativo delle persone svantaggiate che sono migliaia". Questa la preoccupazione di Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà - Confcooperative, la più grande federazione di riferimento della cooperazione sociale con 5.880 cooperative aderenti ed oltre 220mila persone occupate di cui 16.000 in situazioni di svantaggio. "È evidente il paradosso che stiamo vivendo. Da un lato la recente direttiva della Commissione Europea sugli appalti pubblici in corso di approvazione in Europa - aggiunge - che valorizza la normativa italiana relativa agli affidamenti alla cooperazione sociale e la promuove per le altre realtà nazionali, dall`altro lato la spending review che, invece, la elimina. Nello specifico con l`art. 4 commi 7,8.". "Non intervenire rappresenterebbe un grave atto d`irresponsabilità, perché produrrebbe un caos territoriale con costi molto più alti dei risparmi che si pensa di poter raggiungere. Siamo fortemente preoccupati, e confidiamo che ai massimi livelli istituzionali - ha aggiunto - si possa celermente lavorare per inserire un emendamento che fa salva una normativa ragionevole ed utile per il Paese già adottata come buona pratica anche in Europa".

LA SPENDING REVIEW PENALIZZA LA COOPERAZIONE SOCIALE (Public Policy) - Roma, 18 lug - Se non saranno apportate le opportune modifiche, la spending review penalizzerà il mondo della cooperazione sociale. Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà-Confcooperative, chiede che sia corretto un articolo del testo all'esame della V commissione al Senato. "Il provvedimento, se non modificato, avrà da subito effetti devastanti per la cooperazione sociale italiana", dice Guerini, che aggiunge: "Rischiamo di arretrare sia nella sussidiarietà territoriale, sia nell'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate che sono migliaia". Il presidente di Federsolidarietà ricorda che "la recente direttiva della Commissione Europea sugli appalti pubblici in corso di approvazione in Europa valorizza la normativa italiana relativa agli affidamenti alla cooperazione sociale e la promuove per le altre realtà nazionali". L'Ue, dunque, prende l'Italia come esempio mentre ("è evidente il paradosso che stiamo vivendo", annota Guerini). la Spending Review taglia tutto di netto. "Nello specifico - rileva il presidente - con l'art 4 commi 7, 8.". In queste condizioni, "non intervenire rappresenterebbe un grave atto d'irresponsabilità, perché produrrebbe un caos territoriale con costi molto più alti dei risparmi che si pensa di poter raggiungere". Federsolidarietà-Confcooperative è la più grande federazione di riferimento della cooperazione sociale con 5.880 cooperative aderenti ed oltre 220 mila persone occupate di cui 16.000 in situazioni di svantaggio. (Public Policy) SPE 181656 Lug 2012

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