Comune di Catania: come prima più di prima

Comune di Catania: come prima più di prima

05/11/2012 - (L'Opinione)

Esattamente quattro anni fa il Comune di Catania, guidato dall'allora neo Sindaco Raffaele Stancanelli dichiarava di voler tornare alla normalità e di ricominciare a pagare gli arretrati a partire da quelli contratti con le oltre 100 cooperative sociali. Era l'ottobre del 2008 ed era appena arrivato il decreto del Cipe che assegnava a Catania 140 milioni di euro. Tutto lasciava presagire un ritorno alla normalità. E invece? A distanza di 4 anni la forbice tra fatture emesse e pagamenti ricevuti è tornata ad allargarsi (quasi 8 mesi) e si avvicina pericolosamente al gap registrato durante l'era Scapagnini, quando il ritardo accumulato arrivò a toccare i 10 mesi. Da allora ad oggi è cambiato il Governo Nazionale che ha depresso fortemente i trasferimenti statali ai comuni, siamo nel mezzo della peggior crisi economica europea e particolarmente italiana degli ultimi 60 anni, siamo in attesa di un nuovo Governo Regionale ed abbiamo il fucile puntato da parte dell'Europa più preoccupata dal rispetto del Patto di Stabilità che dalla effettiva sopravvivenza dei cittadini. La situazione dunque è certamente peggiorata e non c'è più chi ci può tirare fuori da questo pantano. Non solo. Il Governo cittadino non dice come stanno realmente le cose. Davanti al Municipio c'è un presidio dei lavoratori da quasi 2 settimane. Eppure non sente il bisogno di "parlare con la città". L'Amministrazione cittadina si prepara al peggio mettendo in cantiere la possibile adesione alla cosiddetta procedura di riequilibrio pluriennale "Salva Enti" definita dall'articolo 243 bis del Testo Unico Enti Locali. Se sarà applicata verranno sospese tutte le ingiunzioni di pagamento ed il comune dovrà predisporre un piano di rientro a 5 anni per pagare tutti i debiti. Sarebbe una condizione assolutamente nuova, meno traumatica del dissesto finanziario, ma altrettanto pesante. Catania non è sola. Tanti altri comuni dell'isola stanno meditando seriamente di aderirvi. Per questo motivo lunedì 5 novembre 2012 si riuniranno nuovamente i Presidenti delle Centrali Cooperative. Bisognerà adattarsi in fretta alla nuova situazione e reagire.

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