Solidatarietà al Consorzio Sociale Elios Etneo

Solidatarietà al Consorzio Sociale Elios Etneo

18/01/2013 - (L'Opinione)

Anche il Consorzio Sociale Elios Etneo è rimasto vittima della recrudescenza della microcriminalità nel quartiere Cibali di Catania. Solo poche notti fa è stato forzato un locale gestito dal Consorzio ed è stato rubato il furgone con il quale la struttura consegnava beni di prima necessità alle famiglie più indigenti nonché viveri destinati agli stessi soggetti. Questo però è solo l’ultimo episodio di microcriminalità in ordine cronologico registrato nel quartiere Cibali dove ha sede il Consorzio.

Ma oltre ad esprimere la piena solidarietà verso il sistema Sol.Co, Confcooperative Catania chiede alla Prefettura di Catania di coordinare al meglio le Forze dell’Ordine per il controllo della città e soprattutto dei quartieri a rischio. Ciò che però preoccupa di più è l’aver sguarnito di uomini e mezzi i presidi in città. In tal senso non è passata inosservata la protesta di un paio di giorni fa dei Sindacati di Polizia, che lamentavano una ulteriore sopraggiunta carenza di organico dovuta essenzialmente al fatto che molti degli uomini sono dislocati al Cara di Mineo. Pare illogico o quantomeno pericoloso lasciare scoperta una città come Catania, che conta 300.000 abitanti contro un villaggio come il Cara di Mineo, che, seppur particolare, annovera circa 2.000 residenti.

In tempi di spending review qualcuno – chissà chi avrà questo coraggio - dovrà poi chiedersi, al di là della facile retorica o dei populismi che hanno affollato la stampa locale in questi giorni, quanto costa alla collettività il Cara e se sia diventato oggi un lusso insostenibile o, se peggio, non sia invece un ottimo affare per pochi.

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