Coop di abitazione siciliane e Banche

Coop di abitazione siciliane e Banche

08/08/2013 - (L'Opinione)

Il rapporto con le Banche in Sicilia è sempre più difficile. Ne sanno qualcosa le nostre imprese associate e tra queste in particolare le cooperative di abitazione. In queste ultime settimane e cioè tra il mese di luglio e l'inizio di agosto si sono intensificate le occasioni d'incontro. Abbiamo sperimentato direttamente che sul piano istituzional-formale viene dichiarata un grande interesse ma anche disponibilità a valutare la concessione di finanziamenti in maniera rapida e pragmatica e che, rispettando alcune condizioni di fondo, si accelererebbe l'iter che porterebbe ad ottenere il finanziamento. Anche rispetto alle tanto vituperate condizioni operative regionali le banche dichiarano di non avere nessuna posizione preconcetta. Ma, al momento in cui si scende su un piano prettamente operativo, ecco che il sogno svanisce e comincia l'incubo: c'è sempre un motivo che osta la concessione del mutuo. I più ricorrenti? E se la cooperativa o l'impresa di costruzione fallisce, se un socio perde il lavoro o per altri motivi se ne va, se sorge un problema durante la costruzione, se il presidente della cooperativa scappa con la cassa, se i soci non sono in grado di pagare. È perché non aggiungere: eventi calamitosi come terremoti, tsunami, guerre, rivoluzioni collisioni con asteroidi, invasioni di alieni. Appunto, c'è sempre un motivo. C'è da evidenziare che i maggiori Istituti di credito - reduci da rilevanti batoste finanziarie - hanno inteso alzare l'asticella senza tenere conto della normativa regionale, fortemente orientata a favorire quei cittadini che, attraverso lo strumento soci delle cooperative di abitazione, che hanno redditi medio-bassi e che non si possono permettere di acquistare un alloggio a prezzo di mercato. Per questo i nostri sforzi sono stati orientati da un lato a sensibilizzare le banche e ad effettuare test sulla loro reale disponibilità (tutti falliti), dall'altro a far prendere una posizione più ferma e decisa alla Regione, quantomeno a tutela dei siciliani. Permane poi l'ulteriore difficoltà della scadenza delle promesse di finanziamento inattivate, prevista dall'art. 48 della legge finanziaria regionale 2013. Anche su questo fronte si sta cercando di sensibilizzare le forze di governo sull'opportunità di non aggiungere ulteriori difficoltà a quelle cooperative di abitazione che stanno ritardando - non per loro volontà - ad avere il decreto di finanziamento. L'ultimo incontro istituzionale in ordine cronologico si è svolto a Palermo lo scorso 6 Agosto con l'Assessorato alle Infrastrutture, insieme ai Rappresentanti delle principali Banche ed al Rappresentante ABI. Tra le Organizzazioni datoriali partecipava solo la nostra Confcooperative. L'on. Stefano Zito, che ha chiesto e voluto questo incontro, ha aperto il dibattito ed ha documentato il rifiuto di alcune banche a contrarre i mutui convenzionati nonostante il decreto dirigenziale di ammissione a contributo. Dopo vari commenti e ipotesi, abbiamo suggerito di rivedere il metodo di calcolo che stabilisce il tasso di interesse convenzionato. A questa proposta molti rappresentanti hanno annuito e qualcuno ha esclamato "finalmente una proposta valida". I rappresentanti delle banche presenti non si lamentano del fatto che i soldi del contributo in conto interessi erogati dalla Regione arrivano una volta l'anno, ma comunque arrivano. Al termine, dopo due ore di riunione, il Direttore generale dell'Assessorato Regionale alle Infrastrutture delinea il seguente programma: 1) Immediatamente sarà fatta una lettera indirizzata all'ABI e per conoscenza a tutte le banche, le quali saranno chiamate ad esprimere le problematiche ed eventualmente suggerire nuovi sistemi. 2) I rappresentanti delle cooperative dovranno coordinarsi con l'On. Zito per preparare una eventuale proposta da discutere in assemblea. Il tutto in brevissimo tempo, poichè il Direttore dell'Assessorato vuole risolvere la questione entro i primi di settembre adoperandosi con la massima disponibilità.

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